KULT Virtual Press

una delle prime case editrici virtuali italiane

Dieci racconti – pubblicati nel tempo sulle pagine di KULT Underground e di Racconti&Letteratura e poi in una raccolta cartacea – che mostrano la capacità narrativa, il lessico moderno e ricercato, lo stile frizzante di questo autore – e la sua passione per i gialli, le atmosfere kafkiane e le tematiche giovanili.
Lingua: italiano
Lunghezza: circa 10900 parole (tempo di lettura: 34-50 minuti)
Prezzo: Gratis
Autore: Raffaele Gambigliani Zoccoli
Download: non disponibile
Estratto:

al mai spento Friedrich D. (from lele)
e a Martino (from giorgia)

Una scommessa d’estate

    Questa storia è vera. I cognomi dei protagonisti – tranne che per occasionali riferimenti a prodotti attualmente in commercio – sono stati sostituiti con nomi inventati.

Giorgia era la mia vicina del mare. A volte compariva sul mio pianerottolo, intorno a mezzogiorno. Cominciava a cucinare e scopriva di aver dimenticato qualcosa, uova, cipolle, aglio o peperoncino. Mai che si ricordasse di tutto. Normalmente mi ero appena svegliato e finivo a mangiare con loro, Giorgia e Veronica, al piano di sotto, spaghetti col tonno or bacon and eggs. Un tantino pesante come colazione, e tornavo a letto fino alle quattro.

Giorgia era stata playmate nell’edizione italiana di playboy di tre anni prima, aveva un fisico da togliere il fiato. All’epoca aveva continuato a posare per le riviste di biancheria, quanto bastava per accumulare il denaro per aprire un’agenzia immobiliare, a Forte dei Marmi, un working che le lasciava una marea di tempo libero, e se ne stava sempre a leggere o a studiare, che dopo la laurea in economia si era iscritta a Padova, psicologia. L’unica sfortuna del sottoscritto, nel conoscere questo pezzo di donna, era che era maledettamente lesbica. A suo tempo – il dilemma – le aveva causato una sorta di trauma. Per un paio di anni aveva tentato di regolarizzarsi, si era applicata al sesso come a una missione, poi aveva compreso definitivamente che il tato maschile non riusciva a piacergli.
Aveva lasciato perdere.

Nel giugno del 1996, per sopire a un desiderio represso di entrambi – per dipanare una disputa che si trascinava da anni – organizzammo una bischerata. Io sostenevo che la sfera maschile, anche al limite dell’eccitamento, mantiene una soglia di autocontrollo, sopra la quale riesce a percepire la presenza di un pericolo imminente, Giorgia, rifacendosi a una ricerca della Wanderm das Lust – scuola di pensiero tedesca degli anni sessanta – ribatteva che il sesso maschile – attivo o passivo nella gestione dell’amplesso – rimane preda del patner fino al raggiungimento dell’estasi finale, in una catarsi completa dell’ego pensante.

…continua…

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