Il Mistero della Statuetta Egizia
Quando, in una sera d’estate, tre amici entrano di nascosto nell’Orto Botanico di Modena inseguendo una luce misteriosa, non si aspettano di certo di finire catapultati in una avventura che li vedrà affrontare una antica e terrificante divinità e un gruppo di Crudeli Cultisti. Ma questo trio di quattordicenni non ha nessuna intenzione di lasciarsi intimorire e farà di tutto per scoprire cosa si cela dietro al Mistero della Statuetta Egizia. Un giallo per ragazzi ambientato a Modena negli anni ottanta.
Lingua: italiano
Lunghezza: 289 pagine
Prezzo: 7,99
Autore: Marco Giorgini
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Estratto:
I
Mancava ancora un’ora all’alba quando la piccola carovana si fermò. Dalle jeep scesero una decina di uomini e iniziarono a inerpicarsi rapidi e silenziosi tra le rocce rossastre dell’altura che avevano raggiunto. Alla loro destra il deserto iniziava a cambiare colore, ma il loro sguardo era concentrato solo su quel terreno sconnesso e irregolare, mentre cercavano di evitare sia le parti rese scivolose dalla sabbia, sia la strisciante fauna locale che non sembrava gradire il loro passaggio.
– Sei sicuro che la nostra guida sappia dove stiamo andando? – chiese dopo alcuni chilometri l’uomo con la camicia bianca, ansimando, mentre cercava di rimanere al passo con gli altri – Non si vede quasi niente.
– Non c’è una persona più esperta di queste zone – gli rispose con tono brusco la figura che lo precedeva, vestita di scuro e molto più alta di lui – Ha la mia massima fiducia, e da molto tempo.
Dalla voce si capiva che era infastidito dalle difficoltà che il fratello minore stava incontrando, ma rallentò comunque per dargli modo di raggiungerlo.
Poi udirono un fischio e videro che la guida aveva iniziato a fare cenni affinché gli ultimi si affrettassero.
– Vedi? Ci siamo – aggiunse, aiutando il fratello più giovane a superare un passaggio e aumentando poi il passo per riunirsi al resto del gruppo.
Quando raggiunsero gli altri videro un piccolo accampamento e, a poca distanza, l’entrata di uno scavo presidiata da tre figure armate dal volto coperto e avvolte in una tunica nera. Le guardie si fecero di lato con deferenza per fare passare i nuovi arrivati, consentendo loro di entrare nell’anticamera della tomba.
– L’hanno trovata due settimane fa – spiegò il maggiore, mentre procedeva chinato, con una torcia in mano, lungo un basso cunicolo – Siamo tra le prime persone che entrano in queste stanze da migliaia di anni.
– Va bene – rispose l’altro, più provato dallo sforzo fisico di quanto fosse colpito dall’informazione – Ma perché siamo qui?
– Perché, fratello mio – riprese l’altro con espressione enigmatica, indicandogli una piccola apertura e invitandolo con un cenno a precederlo in quell’ultimo passaggio – in questa tomba abbiamo trovato qualcosa di molto più interessante di quello che stavamo cercando.