2011
29
Giu
La Città di Adamo
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Pagg.299 Euro 18,00 Fazi Editore
Marcello Vincinguerra è un imprenditore agricolo di
successo. Quarant’anni, sposato con la bella e sofisticata Ludovica,
proprietaria di un negozio di arredamento che ama fare l’amore sui mobili
acquistati, ha ereditato dal padre Vittorio, morto dieci ani fa, una delle
imprese più importanti del settore. Una sera, in tv guarda un programma
televisivo dedicato ad un boss della camorra, Adamo Pastorelli, ucciso nel 1993
e, in un fotogramma riconosce lui e il padre che camminano, tenendosi per mano,
per le vie del quartiere Eurano, regno della camorra. Un fatto che lo
sconvolge perché incomincia a nutrire “ buchi neri del dubbio” sula personalità
del padre. Chi era? Perché si trovava ad un colloquio con un boss? La sua
impresa, all’inizio sull’orlo del fallimento, perché era diventata leader nazionale
nel settore ortofrutticolo? Non a caso, cita nell’esergo due frasi sulla
verità: una di Anselmo D’Aosta e una seconda di Paul Auster e la copertina di
Marco Verrelli ha, come titolo, Enigma. Domande alle quali cerca di risponde
interrogando uomini di fiducia del padre come Brenno Fontana, cercando di
ricostruire la figura del padre, di interpretare i suoi silenzi e di capire se
era vittima o carnefice .Una foto, scattata negli anni 50, lo aiuterà a
comprendere la vera storia del padre, a decifrare situazioni , atteggiamenti e
accordi commerciali del genitore come quello con i supermercati “Asso” di
proprietà di un amico di Vittorio. Un viaggio a ritroso nel passato, alla
ricerca della verità. Libro esistenzialista? , un giallo dell’anima? L’analisi
del rapporto fra padre e figlio? . Sì, questi sono temi che Nisini affronta in
questo secondo libro, il primo “La demolizione del Mammut” è del 2008, (premio
Corrado Alvaro opera prima) ma quello che emerge, in maniera predominante, dalla
lettura del libro, è il labile confine fra il bene e il male, i limiti che un
figlio può avere della conoscenza di un genitore. Scritto in prima persona,
Nisini ci trasporta in una sorta di labirinto ricco di colpi di scena, di
persone ritrovate , a distanza di mezzo seco, per cercare di comprendere la
verità. Dal punto di vista stilistico, il libro è pregevole per la struttura
dell’impianto narrativo, molto solido, per la caratterizzazione dei
personaggi, per i dialoghi intensi, specie quelli con Brenno e Ludovica. Un
romanzo dove Nisini ci parla anche della difficoltà del rapporto di coppia e
delle sue crisi, in questo romanzo superate dopo un periodi non felice tra il
protagonista e Ludovica. Un libro da non perdere, che conferma le notevoli
qualità letterarie di Nisini.
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:: Giuseppe Petralia
Giuseppe Petralia è giornalista pubblicistica dal 1984. Recensisce il primo libro ''Intervista sul socialismo italiano a Pietro Nenni'' a 18 anni, intervista apparsa sul periodico “Proposta Socialista”. Inizia a scrivere sulle pagine di ''Trapani Nuova'' e diventa, sempre nel 1981 corrispondente da Partanna (Trapani) de ''Il Giornale di Sicilia''. Collabora da dieci anni al periodico ''Il Belìce'', con recensioni di libri e articoli di cronaca e di politica. Ha collaborato con il periodico ''La Notizia-In'' e per quanto riguarda il web con il sito dello scrittore Antonio Messina, con www.belice.it e con libri.brik.it. Ha collaborato con recensioni ed interviste con la scrittrice Francesca Mazzucato e con ''I libri della settimana'' di Giancarlo Macaluso sul sito www.gds.it. Ha intervistato, fra gli altri, Vanessa Ambrosecchio, Simona Vinci, Domenico Cacopardo, Marco Vichi, Luca Di Fulvio, Ivan Cotroneo, Gabriella Imperatori, Paola Mastrocola, Grazia Verasani, Pietro Spirito, Teresa Ciabatti, Simona Corso, Alessandra Montrucchio, Enrico Remmert, Alessandro Perissinotto.
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