2009
3
Mag
Educazione ambientale 10+
Commenti (
Luigi Guerra, Mino Petazzini, Paolo Tamburini
Cosa ne sanno e cosa sono disposte a fare la giovani generazioni: il caso Emilia Romagna,
Con una legge del Maggio del 1996, la regione Emilia Romagna, prima in Italia, si prefiggeva l’obiettivo di coordinare le attività di educazione ambientale dentro e fuori la scuola.
Il testo Educazione Ambientale 10+ raccoglie diversi contributi che cercano di tracciare un bilancio delle attività che le istituzioni locali in questa regione hanno avviato nei primi dieci anni (fino al 2006) per portare le giovani generazioni ad essere sensibilizzate intorno a questioni così importanti come il problema dell’inquinamento, il tema dello sviluppo sostenibile, le pratiche utili a una salvaguardia sempre più attenta dell’ambiente nel rispetto della vita del nostro pianeta.
Il libro è diviso in tre parti: la prima curata da Paolo Tamburini, che si occupa dell’educazione alla sostenibilità per la regione Emilia Romagna, presenta il lavoro svolto nel primo decennio a partire da dati e tabelle e offre alcune piste di lavoro per il futuro, potenziando ad esempio i numerosi centri di educazione ambientale (CEA) che sono nati in questa regione.
Nella seconda parte, affidata a Mino Petazzini, si presentano, sempre servendosi di dati statistici, i risultati di un interessante questionario intorno alla consapevolezza che hanno bambini e adolescenti sulle tematiche ambientali e sulle buone pratiche di attenzione all’ecologia.
L’ultima parte, in cui spicca in primo luogo l’intervento di Luigi Guerra, preside della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna e promotore di un master di Educazione Ambientale, riporta diversi contributi di alcuni autori sviluppati all’interno del convegno svolto a Bologna nel 2007, che si chiamava, appunto, Educazione Ambientale 10+, che tracciano un bilancio positivo del lavoro portato avanti in Emilia Romagna.
Il titolo del convegno, che è anche il titolo del libro, offre un’idea positiva di quello che è stato fatto ed è possibile fare in tematiche così importanti come l’educazione ambientale.
Per questo motivo il testo può essere una buona lettura per insegnanti e formatori, che vogliono farsi un’idea del modello emiliano – romagnolo per trarre spunti utili per progetti da esportare anche in altre realtà italiane o per confrontarsi all’interno di percorsi già avviati.