I sorrisi del pensiero
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Introduzione di Giuseppina Rossetto
In copertina: acquerello di Livia Corradi
Libreria Editrice Urso
Poesia – raccolta
Pagg. 87
Prezzo: € 10,00
Silvano Notari ama definire Sorrisi del pensiero le poesie, tanto che ne ha scritta una dove ne parla, e anche molte altre, fra le quali quelle che fanno parte di questa raccolta, caratterizzata da diverse tematiche.
Si passa così dalla natura all’analisi del proprio io, all’amore e anche l’indignazione per come vanno le cose nel mondo.
Poiché è evidente che la nostra infanzia e l’ambiente che ci circonda riverberano su di noi, Silvano non si smentisce e quella sua origine contadina si ritrova anche nel ritmo pacato delle liriche, che sembrano seguire il corso naturale delle stagioni; anche quando, poi, si hanno improvvise accelerazioni, motivate dallo sdegno, le stesse si riconducono poi a un’osservazione non esplicitata, ma sottintesa: tutto passa, gli uomini scompaiono, i fatti entrano nei ricordi, ove lentamente sbiadiscono, mentre la terra resta, sempre.
Questo legame, proprio di una civiltà contadina, è forte e vivo nell’animo del poeta e addirittura prorompe in alcune poesie, dove la natura non è impersonale, ma addirittura un soggetto con cui dialogare, l’amico fidato, sincero, mai subdolo, con cui confidarsi.
Sono forse, queste, le liriche migliori della raccolta, dove la spontaneità riviene proprio dal sentirsi parte di un mondo scremato dagli uomini.
Aggiungo che Silvano Notari, con quella caparbietà e tenacia contadina, ricerca continuamente in se stesso, per donarcele, quelle emozioni che in lui sono da tempo presenti al punto di essere ormai parte della memoria.
Per quanto un testo poetico si possa spesso prestare a diverse interpretazioni, quelli presenti in questa raccolta sono lineari nella rappresentazione del messaggio, una semplicità che, nel caso specifico, è un valore, sommando la freschezza a una spontaneità che li rende di gradevolissima lettura.
Silvano Notari nasce il 15 luglio 1950 in una casa colonica di Monteveglio (BO).
Figlio unico, di famiglia contadina, è cresciuto a contatto con la natura e la vita semplice dei campi e dei boschi che conserva ancora nel cuore e ispira il suo pensiero poetico.
Dopo 38 anni di lavoro (ha iniziato giovanissimo), oggi si gode gli anni della pensione dedicandosi alle sue due passioni: la poesia e il teatro.
E’ socio assiduo del Laboratorio di Poesia del Circolo La Fattoria di Bologna.