Versi tra le sbarre
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Conosciamo tutti l’impegno di Gordiano Lupi in difesa di quella libertà di opinione che il fondamento di ogni società civile, libertà che è invece è perseguitata a Cuba dal regime di Fidel Castro. Questa presa di posizione dell’autore ed editore toscano non è tanto politica come una certa sinistra, sbagliando, si sforza di sostenere, ma è etica, nella stringente logica che viene ignorata in certi paesi e secondo la quale al primo posto deve esserci la dignità dell’uomo in quanto tale.
In questo contesto c’è un impegno costante di Gordiano Lupi a diffondere le voci che non possono arrivare a noi e ciò viene attuato anche con delle pubblicazioni, come quest’antologia poetica, curata dall’esule e scrittore cubano William Navarrete.
Si intitola “Versi fra le sbarre” e in effetti sono voci che provengono dalle prigioni della repubblica caraibica, sfoghi, umanissimi e di valore letterario, di autori che hanno patito o addirittura stanno scontando la reclusione solo per rivendicare di essere uomini liberi.
Quello che più sorprende leggendo queste liriche è l’assenza di odio, sono una protesta civile e dignitosa, uno sfogo temperato da quella malinconia poetica che ha il pregio di arrivare direttamente al cuore, in un rapporto quasi diretto fra autore e lettore.
E così si partecipa alla loro sofferenza, si avverte palpabile quel desiderio di libertà che non è quello di poter varcare il cancello del carcere e tornare alla famiglia, ma è quello ben più alto di pretendere che all’uomo non siano imposte barriere e sbarre alle sue idee.
Ragazza che cammini sul ponte,
e tieni in mano margherite,
fammi essere il ponte dove vivi,
o l’acqua tremolante del tuo ponte.
(da “Lei e il ponte” di Mario Enrique Mayo Hernandez)
oppure
La notte è una macchia quasi eterna.
Io distribuisco tutta
La solitudine del mondo.
( da “Rimedio” di Raul Rivero Castaneda)
O ancora
Quando torni, papà?
chiede il bambino a suo padre
che dall’altro capo del filo
non sa cosa rispondere.
(da “Quando torni, papà? di Omar Moises Ruiz Hernandez)
Sono sentimenti, emozioni proprie di ogni essere umano e non albergano di certo nel cuore di delinquenti incalliti quali vogliono essere fatti passare dal regime.
Credetemi, a leggere i versi di questa raccolta ci si commuove, viene istintivo allungare la mano per incontrare quella di questi poeti della libertà.
I loro nomi
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