La luna e lo zingaro
Commenti ((Federico Marsili - TA.TI. Edizioni - tatiedizioni@yahoo.it)
Il volume raccoglie una serie di poesie sorte in occasione di uno dei numerosi viaggi effettuati dall’autore, oppure frutto di conoscenze femminili, anche del tutto occasionali.
L’ars poetica di Marsili ha i doni, rari, dell’immediatezza e della spontaneità:
l’autore apre il suo animo, trasferisce senza indugio le sue emozioni e i suoi sentimenti sulla carta e il lettore li recepisce con naturalezza, tanto è evidente la semplicità dell’esposizione, anche di concetti non certo facili, come nel caso di Poesia 2 (31 maggio 1998, ore 9,32) che per maggior chiarezza riporto integralmente.
“Poesia è
creare dal nulla
dar vita a un pensiero
una visione, un’allucinazione
una speranza, un’illusione
è magia, sogno, realtà,
saggezza e pazzia
è l’alba e tramonto
disperazione e gioia
crudeltà e dolcezza
è Libertà.”
Ecco, penso che questa descrizione sia una delle migliori che ho letto sulla poesia, perché esprime, senza ricorrere ad alchimie, la bellezza dell’estro creativo che si estrinseca in una totale libertà di proporre il proprio animo al lettore.
Marsili ci propone una poesia semplice, quasi naif, al di fuori di correnti letterarie che ne snaturerebbero la naturale bellezza dell’istinto creativo.
Questa repulsione ad inquadramenti schematici viene ripresa anche nella lirica che dà il titolo alla raccolta (La luna e lo zingaro), dove lo spirito ribelle del nomade si fonde armoniosamente con l’incanto della natura.
Dunque, poesie facili da leggere, ma non filastrocche, versi che non scontano termini improponibili, o concetti astrusamente esposti, ma che sono frutto di una completa libertà di espressione che si traduce nel piacere di leggerli.
L’autore
WEB: www.arteinsieme.net