Di Carne e Sangue
Commenti ("Anima enim omnis carnis in sanguine est".
Lev 17, 14
C'erano delle parole che crescevano e si susseguivano sul foglio rappresentando scene di dolore e tormento, e sanguinavano.
Mai visto né fatto nulla di simile prima.
Erano Storie. Magari partivano da uno spunto originale ovvero da un immagine per poi svilupparsi autonomamente. Traendo una vita propria.
Scene e azioni totalmente vive e in movimento che si mostravano, si rivelavano in tutta la loro imprevedibile realisticità, o forse realtà autonoma e parallela. Come sogni strappati alla notte più oscura, o forse come la vanità stessa delle cose e della vita.
I colori, le azioni, le forme: comparivano vivide e reali, molto più delle cose che quotidianamente scorrono su di noi senza lasciar traccia.
La Bestia, il Mostro, gli Incubi, i Vampiri, i Violentatori, i Demòni, ma soprattutto le Vittime, quasi mai i Carnefici.
E poi i Finali. Che monumentali e improvvisi si rivelano folgoranti ed epifanici, talvolta persino teofanici.
Forse è Dio a dettarli, se esiste, come per i Testamenti.
Ma ormai il sangue ha riempito la pagina ed è impossibile scrivere oltre.
Del resto recita il Levitico, XVII, 14: "L'anima di ogni carne è nel sangue". E questo foglio si è fatto carne. Prima la mia, e quindi la Vostra.