Lo Sguardo dei Maestri
Il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di Pordenone,
La Cineteca del Friuli
presentano
Lo Sguardo dei Maestri
IX edizione: “Alain Resnais. Cinéma mon amour”
CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI
“L’avventura dei linguaggi: il cinema di Alain Resnais”
Pordenone, 2 e 3 febbraio 2007
Sala Convegni Camera di Commercio
in collaborazione con Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste e Consorzio Universitario di Pordenone
a concludere la grande retrospettiva “Alain Resnais. Cinéma mon amour” dedicata allo sperimentatore per eccellenza
dall’8 novembre 2006 al 31 gennaio 2007
a Udine e Pordenone
ospite speciale Sabine Azéma
La retrospettiva di Alain Resnais, Leone d’Argento al Festival di Venezia, che ha dato vita alla nona edizione de Lo Sguardo dei Maestri, organizzata come ogni anno nelle città di Udine (al Visionario) e Pordenone (a Cinemazero), si chiude come di consueto con il convegno internazionale di studi che quest’anno avrà luogo il 2 e 3 febbraio 2007 e del quale saranno ospiti speciali l’attrice Sabine Azéma e la segretaria di edizione Sylvette Baudrot (il 2 febbraio alle 21.30).
La rassegna, iniziata a novembre e curata dal Centro Espressioni Cinematografiche, da Cinemazero e dalla Cineteca del Friuli grazie al supporto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla Regione Friuli Venezia Giulia, alle Province e ai Comuni di Udine e Pordenone e alla Fondazione CRUP, ha permesso di rivedere, accanto ai lungometraggi che lo hanno reso celebre imponendolo come uno degli autori fondamentali della modernità cinematografica, anche tutta quella produzione iniziale, fatta di cortometraggi assai diversi fra loro che attestano, fin dalle origini, la natura riflessiva del cinema del maestro francese. Nati su commissione, in occasione di commemorazioni o per volontà di associazioni culturali, tutti quanti dimostrano – in diversa misura – l’interesse manifestato da Resnais nell’usare il linguaggio cinematografico al fine di investigare gli altri linguaggi artistici. Vederli quindi in contemporanea ai lungometraggi offre l’occasione di cogliere con maggiore chiarezza l’imporsi di una ricerca formale nelle strutture narrative del racconto, il costituirsi di una sperimentazione legata al montaggio, un’attenzione particolare al ruolo giocato dallo spettatore.
A conclusione e coronamento della retrospettiva, anche quest’anno non poteva mancare l’occasione di approfondimento che offre il convegno internazionale con la partecipazione dei maggiori ricercatori italiani e francesi e di testimoni come la Azéma che proprio con Resnais ha condiviso il percorso artistico di una vita. Il convegno, che si svolgerà a Pordenone con il titolo “L’avventura dei linguaggi: il cinema di Alain Resnais”, vuole mettere a fuoco le diverse sperimentazioni a cui Resnais ha sottoposto il linguaggio cinematografico fin dai suoi esordi. Si tratta di cogliere, attraverso uno sguardo complessivo sull’opera, quell’humus che ne sottende la continuità di fondo e, allo stesso tempo, portare in luce quegli elementi che appaiono di rottura e che fanno annoverare Resnais tra gli autori sui generis, a detta di alcuni critici “inclassificabile”.
Le tre sessioni, ciasuna di mezza giornata, si articoleranno attorno a degli argomenti cardine su cui è andato sviluppandosi il lavoro del regista francese. Il tema dell’immaginario sarà investigato in chiave prettamente estetica, da un lato, e sul versante della rappresentazione dello spazio, dall’altro. E, proprio per sottolineare l’importanza di questo asse tematico, ci sarà una vera e propria ouverture al Convegno (il giovedì 1 febbraio alle ore 21). Si tratta di una conferenza, accompagnata dalla proiezione di diapositive e di sequenze di film, tenuta da Jean-Pierre Berthomé (uno dei relatori, attento studioso delle scenografie di Resnais), che ci introdurrà al mondo fantastico e surreale di Providence.
Altri elementi forti, su cui ruoterà la seconda sessione, riguarderanno l’importanza del montaggio e della struttura musicale. Il primo ha addirittura un adentellato autobiografico (Resnais, prima di imporsi come regista, nasce proprio come montatore – tra gli altri di Agnès Varda), da cui l’estrema rilevanza che gli viene riservata nei suoi film. Invece l’interesse fondamentale per la musica, altro elemento cardine del linguaggio cinematografico, lo ha portato via via a cimentarsi con il film cantato (Parole, parole, parole) e persino con la commedia musicale (Pas sur la bouche). Infine, la terza sessione sarà dedicata al rapporto strettissimo, e completamente originale, che Resnais ha saputo tessere con il mondo dei letterati (e non solo francese), per mezzo dei quali ha investigato il terreno, altamente problematico, del cinema a sfondo politico.
Come ogni anno il convegno produce un prezioso volume con la raccolta degli atti edito da Il Castoro. Il 2 febbraio verrà presentato il volume degli Atti della precedente edizione (2006) dedicata a Orson Welles.
Convegno internazionale di studi, Pordenone 2 e 3 febbraio 2007
Sala Convegni Camera di Commercio
“MY NAME IS ORSON WELLES” – MEDIA, FORME, LINGUAGGI
Università degli Studi di Udine
Università degli Studi di Trieste
Consorzio Universitario di Pordenone
con il supporto di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema
Regione Friuli Venezia Giulia
Provincia di Udine
Provincia di Pordenone
Comune di Udine
Comune di Pordenone
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
organizzazione a cura di
Centro Espressioni Cinematografiche di Udine
Cinemazero di Pordenone
e La Cineteca del Friuli di Gemona
Info
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33170 Pordenone – Italia
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