2011
27
Giu
Come lei mi insegna
di Nunzio Festa
Commenti (
prefazione di Mino
Rollo, pag. 144, euro 13.00
Scherzosa e socievole, nonostante il
rigore manifesto e l'intransigenza nel giudicare colleghe e colleghi, ma ancor
più capi e dirigenti, e ancorché donne, l'insegnante Dora, voce e personaggio
inventato (ma siamo quasi in un Dora=Loredana, s'immagina) dalla salentina
Loredana Ruffilli, percorre un pezzo della sua carriera, a eventi simbolici,
per dimostrare a lettrici e lettori che la scuola che non capisce Brunetta (non
la marcia ma il ministro) è tutta qui; un mondo dentro il mondo e a parte,
rispetto al mondo stesso. Eppure meglio ricominciare dell'autrice: Loredana
Ruffilli, classe '61, nata a Squinzano. Che studia sodo sodo è diventa
insegnante di francese. Allora, fermiamoci, per tornare al romanzo/memoriale.
Al libro divulgativo. Perché Dora è un modello, un modello di vita, si dice
solitamente, per alunne e alunni, per scolaresche, fatte d'età diversa, che
hanno il piacere d'incontrare nel loro percorso educativo tutto l'essere
professionale che Dora/Loredana sa esprimere. L'Editore, forse giustamente ma
molto soffermandosi sul parziale, parla di “libro bianco sulla scuola e su chi
la vive e la soffre”. Però qui le pagine aggiungono più a un secondo passaggio
spiegato in sede di presentazione del testo: “(...) storia di una vocazione, di
uno slancio idealistico destinato a scontrarsi frontalmente con una istituzione
inaridita da fardelli burocratici (...)”. Eppure la migliore di tutte le
spiegazioni arriva praticamente verso la fine dell'opera. Dove, in pratica,
insegnando a dei giovani non proprio d'asilo, la protagonista deve aggiungere
ulteriori dosi d'umanità-umano alla sua vita. Grazie alla comparsa, si
comprendere, d'un ragazzo. Un giovane che da sottofondo della vicenda diventa
pian piano perno della storia. Un soggetto che vale microcosmo non atteso e
comunque deviante per la linea ritta e dritta di Dora. Ci sono esperienze
indimenticabili, date dall'insegnamento. Questo pare dirci Dora. E l'autrice,
Loredana Ruffilli non può che sottoscrivere l'affermazione sostenuta dal corpo
e sangue da lei messo alla luce. Per che genere di 'lettore' è “Come lei
m'insegna”? La lettura dice che si parte sempre dalla Scuola.
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