L'ultima notte bianca
Commenti (Ritorna Anna Pavesi, l’ex psicologa, detective per caso e necessità, personaggio creato dallo scrittore torinese. Dopo “Una piccola storia ignobile”, che si concludeva con la separazione dal marito ed il trasferimento a Bergamo, la donna viene richiamata nel capoluogo piemontese da Piera, una sua intima amica con la quale lavorava nella cooperativa “Opportunità” per cercare di ritrovare Germana Villa, una operatrice sociale di 35 anni dedita al recupero dei tossicodipendenti, scomparsa nel nulla. La giovane, secondo le minuziose ricerche della Pavesi, è sparita la notte fra il 9 e il 10 febbraio 2006;nella stessa notte si è registrata la morte di Franco Avidano, uno spacciatore morto annegato e l’aggressione a Jennifer, una prostituta. La scomparsa di Germana è da mettere in relazione con i due altri casi? Chi è perché aveva interesse ad uccidere la ragazza? Germana è stata uccisa o è entrata in “Burnout”, seppellendo i propri ideali, consapevole della impossibilità a risolvere i problemi dei tossici e dell’inefficienza del suo lavoro? La detective trova a Torino Maddalena e Andrea, gli unici amici di Germana che non le offrono un grande aiuto al ritrovamento della ragazza. In una città che è stata la sua, quando abitava con il marito Stefano, Anna viene aggredita e minacciata di morte da Vincenzo, il protettore di Jennifer, conosce Elsi, una strana ragazza che gira per la città con tre cani, ex amica di Germana che, alle domande della detective, mente. Anna compie delle indagini minuziose, serrate, ma un dubbio la pervade: la donna é stata uccisa o ha deciso di scomparire volontariamente? Perché i suoi amici sono così reticenti di fronte alle loro domande? Chi ha ucciso Franco Avidano che conosceva molto bene Germana e che ruolo ha nella vicenda l’amica intima di Elsi, Katharina? Perissinotto, con grande abilità, ci offre un thriller avvincente, ricco di colpi di scena, con un finale inaspettato e la soluzione del giallo della scomparsa della ragazza, si risolverà “ l’ultima notte bianca” delle Olimpiadi. Trama narrativa ben orchestrata, ritmo avvincente, personaggi fortemente caratterizzati, sono i punti di forza di questo libro che conferma le capacità letterarie dello scrittore che ci descrive, in maniera egregia, il rapporto tra le vittime e i carnefici, spesso, lascia intendere Perissinotto, i ruoli si invertono, tratteggia una società dominata dal male, dall’inganno, dalla violenza ed è abile, ma anche preparato, nel descrivere il mondo dei drogati e delle operatrici che si occupano del loro recupero, spesso con risultati fallimentari. Il libro, scritto sotto forma di diario da parte della Pavesi, è ambientato in una Torino dominata dalla Festa delle Olimpiadi, una città esaltata dall’evento sportivo e commerciale, ma lo scrittore non lesina critiche a chi, per il buon nome della città, ha emarginato, in quel periodo, gli extracomunitari relegandoli a lavorare in periferia, come nel caso del venditore di collane Abdul, una città ed un potere che hanno cercato di offrire, in occasione dei giochi olimpici, una immagine di Torino falsata, non aderente alla realtà, ma solo per pubblicizzare la città. La vera protagonista del libro è Anna, la detective, una donna sola con se stessa, separata dal marito, che vive con la gatta Morgana, che si aggira a bordo di una piccola e vecchia Opel alla ricerca della verità e della giustizia. Una donna in crisi, alla ricerca di se stessa e di un senso da dare alla propria esistenza.