
L’autrice, inviata de “il Venerdì di Repubblica” per il quale tiene una rubrica di libri, esordisce nella narrativa. Dà alle stampe un volume che ricostruisce la storia d’amore fra il pittore Edoaurd Manet e Berthe Morisot I due si incontrano, al museo del Louvre di Parigi nel 1868, mentre lei sta copiando un quadro di Rubens. 36 anni lui, pittore anticonformista, sposato con una donna molto più grande di lui e con un figlio (forse avuto dalla donna con il padre dell’artista), è un dandy, circondato da belle donne. Sconvolge la Parigi-bene con i suoi nudi carichi di sensualità, ma i suoi quadri come Ddéjeuneur sur l’herbe, l’Olympia, Balcon, vengono stroncati dalla critica. Berthe ha ventisette anni, un’età da marito secondo l’onnipresente madre Cornélie Morisot, ma la donna vive per la pittura e ha un rapporto intenso con la sorella Edma anche se quest’ultima si sposerà e lascerà Parigi. Tra Edoard e Berthe divampa una passione durata quindici anni e la donna finirà per essere la modella prediletta dell’artista che la chiamerà e, dopo alcuni litigi, la invocherà, per recarsi nel suo studio per posare. Berthe diventerà l’ossessione di Manet che la ritrarrà ben 11 volte, sempre vestita di nero. La scrittrice non si limita a descrivere una storia di passione e d’amore fra i due protagonisti, ma ricostruisce, con rigore storico, il contesto storico-politico: le dispute fra il gruppo pittorico Guerbois e i membri dell’Accademia, i salotti-bene di Parigi dove si discute di politica e di pittura, la guerra franco-prussiana che modifica le abitudini dei personaggi, le ristrettezze economiche, l’esperienza della Comune, l’amore di Eugène, fratello di Edoard e del pittore Puvis per Berthe, amori rifiutati, in quanto nel cuore della donna vi è solo posto per Manet. Amore unico, assoluto e anche se in un primo tempo il pittore la rifiuterà “per amore”, successivamente le loro esistenze si fonderanno in un’unica vita e la passione li travolgerà, anche se si allontaneranno sia per questioni personali che per dispute artistiche. Berthe diventerà una pittrice importante, aderirà all’impressionismo a differenza di Manet. Nel libro la scrittrice tratteggia diverse figure: Degas, Renoir, Monet, Fantin-Latour, ma il vero protagonista del libro non è l’estroso Manet, ma Berthe, una donna forte, ma nel contempo dilaniata dai dubbi, alla disperata ricerca di un senso da dare alla propria vita, desiderosa di dipingere e di affermarsi in una società dominata dagli uomini. Una donna libera, che non desidera un matrimonio, ma un amore vero, anche a costo di soffrire. E’, questo tratteggiato dalla Schisa, il personaggio più intenso del romanzo e si intuisce che la stessa scrittrice ne è rimasta affascinata.